Lettera al Ministro della Salute On.le Roberto Speranza
Milano, 7 aprile 2020
Al Sig. Ministro della Salute
On.le Roberto Speranza
R O M A
Oggetto: comunicazioni
Gentile Sig. Ministro,
nel ringraziarLa ancora una volta della disponibilità accordataci, sia nel riceverci in delegazione, che nel rincuorarci a proseguire lungo il percorso da anni intrapreso a supporto delle Persone con Diabete, siamo a rinnovarLe il nostro riconoscimento e la nostra stima anche per come sta gestendo la particolare e grave situazione generatasi a seguito della pandemia di Coronavirus.
Una attenzione, la Sua, che ha riscosso un generale apprezzamento, specie per il puntuale e incisivo intervento, svolto in sede Parlamentare, laddove ha evidenziato le distrazioni intervenute, circa una migliore e uniforme attività di difesa dal contagio, stante le diverse sanità che insistono sul territorio nazionale, a seguito della Riforma del Titolo V della Costituzione, attraverso cui si è determinato il cosiddetto “federalismo sanitario” che, di fatto, ha generato squilibri e differenze in tema di assistenza e cura della salute; un tema che Ella ha puntualmente richiamato attraverso la necessità di ritornare, quanto prima, a una Sanità unica su tutto il territorio nazionale, con ovvia e qualificata regia del Governo Centrale.
Tutto quanto premesso, siamo a ricordarLe, se e qualora, come ci auguriamo, si uscirà da questa triste e grave congiuntura, che bisognerebbe rincontrarci per riprendere il confronto, ripartendo dal nostro Manifesto “più territorio e meno ospedale” che Le abbiamo consegnato e che ricapitola le tante e complesse questioni che attengono alla patologia diabetica, sia per poterla prevenire, che per curarla adeguatamente, specie nella periferia del territorio, al fine di evitare le tante e molto gravi complicanze, che vanno a incidere pesantemente non solo sulla qualità di vita di chi le contrae, ma anche sulla spesa sanitaria, oltre che su quella sociale.
A tal proposito, vogliamo semplicemente richiamare uno dei nostri slogan: “Una Persona con diabete che riesce a autogestirsi, attraverso una corretta e consapevole cura della propria persona, diventa egli stesso veicolo di risparmio per la società, oltre che vivere una vita più degna di essere vissuta “.
Fiduciosi di un Suo ennesimo gesto di disponibilità verso una sempre crescente platea di Persone deboli e bisognose di attenzioni (in Italia sono oltre 4 milioni i diabetici conclamati, oltre ai cosiddetti silenti, quelli che non sanno di esserlo, essendo la malattia asintomatica), se e qualora sarà possibile, La salutiamo con cordialità e stima.
Il Presidente Nazionale FAND
Albino Bottazzo
Il Consiglio di Presidenza Nazionale FAND
Emilio Augusto Benini
Ezio Labaguer
Gabriella Violi
Il Segretario Nazionale FAND
Antonio Papaleo
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