Parliamo ancora di covid?
Covid: medici, farmacisti e rappresentanti dei pazienti a confronto sugli scenari della “Nuova normalità”
Incontro a Roma tra i rappresentanti della “coalition” che ha sostenuto la campagna “Affrontiamo insieme la Nuova Normalità”, promossa da Pfizer per favorire la normalizzazione della convivenza con il virus dopo la fase dell’emergenza.
Società scientifiche, Associazioni di medici e farmacisti, Associazioni dei pazienti concordi sull’obiettivo di adeguare la comunicazione al nuovo profilo del Covid, considerandola come una delle patologie infettive con picchi stagionali e calibrando la prossima campagna di comunicazione per la vaccinazione, in particolare sulle categorie a rischio
Roma, XX febbraio 2024 – Evoluzione del Covid dopo la fine dell’emergenza sanitaria a malattia endemica. Modesta adesione della popolazione alla campagna vaccinale. Esigenza di continuare a proteggere le persone più fragili, che restano esposte alle complicanze e alle conseguenze di lungo termine dell’infezione.
Sono i dati di scenario sui quali si sono confrontati a Roma rappresentanti delle Società scientifiche, Associazioni professionali e Associazioni Pazienti riunite nella “coalition” che ha sostenuto la campagna “Affrontiamo insieme la Nuova Normalità” supportata da Pfizer con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di non abbassare la guardia sul Covid e di normalizzare la convivenza con il virus, attraverso la prevenzione e la sorveglianza epidemiologica.
Punto di arrivo della campagna – che nei mesi scorsi si è concretizzata in annunci pubblicati sulle più importanti testate nazionali e in uno spot televisivo interpretato da Michele Placido – il Manifesto Insieme per la Nuova Normalità, sottoscritto da tutti i componenti della Coalition, dove vengono suggeriti otto punti chiave per affrontare la fase post-emergenza: dall’attenzione verso le persone più fragili, all’equità nell’accesso alle cure e alla prevenzione, al supporto alla ricerca e ai professionisti sanitari, fino alla lotta contro la disinformazione.
Ma cosa è esattamente la “Nuova Normalità” di cui parla la campagna? È la fase attuale, caratterizzata dalla presenza del virus SARS-CoV-2, che abbiamo imparato a conoscere e che, grazie alla prevenzione, ha perso parte della sua capacità di causare una malattia grave, ma che continua a circolare e a far parte delle nostre vite.
A modificare le caratteristiche del Covid, secondo gli specialisti, hanno contribuito la vaccinazione su larga scala, le terapie con anticorpi e antivirali e l’immunizzazione acquisita da larghe quote di popolazione guarita.
Eppure, anche in questa nuova fase, nei soli mesi ottobre 2023 – gennaio 2024 si sono registrati oltre 600.000 nuovi casi di COVID-19, 84.000 ricoveri e oltre 4.000 decessi. Numeri lontani da quelli del periodo 2020-21, ma che comportano ritardi nei percorsi di cura dei pazienti con altre patologie e un carico rilevante per le famiglie e le strutture sanitarie.
Diversi i fattori che medici, farmacisti e rappresentanti dei pazienti hanno chiamato in causa per spiegare la scarsa risposta all’offerta vaccinale. Quale può essere, alla luce di questo scenario, la chiave per gestire la convivenza con il Covid e valorizzare la vaccinazione e gli strumenti di contenimento del virus, convalidati anche dal Piano pandemico appena presentato?
L’esigenza primaria è quella di rimodulare la comunicazione sul Covid e di considerarla come una patologia infettiva che ha dei picchi stagionali, come accade per l’influenza, e che nelle fasi di picco va contrastata con le risorse di prevenzione e trattamento.
In secondo luogo, la coalition raccomanda che la prossima campagna di comunicazione vaccinale per il Covid sia mirata alla popolazione anziana e fragile indicando i benefici specifici della vaccinazione – dalla semplice riduzione dei giorni di malattia fino alla prevenzione del ricovero e delle complicanze. È fondamentale il ruolo del medico di famiglia per identificare tra i propri pazienti gli appartenenti ai gruppi a rischio, favorendone l’accesso alla vaccinazione e, in questa prospettiva, sarebbe auspicabile prevedere il meccanismo della “chiamata attiva”.
Attività di formazione/informazione rivolte a medici, farmacisti e infermieri potrebbero garantire un approccio condiviso tra tutti i professionisti sanitari per trasmettere messaggi chiari e univoci volti a favorire l’adozione delle misure di prevenzione per la protezione delle persone più fragili.
Infine, la coalizione è disponibile ad attivarsi per un maggiore coordinamento tra categorie professionali, Società scientifiche, istituzioni di tutte le aree geografiche, per promuovere l’approvvigionamento, l’organizzazione e la comunicazione sulle vaccinazioni.
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La campagna di sensibilizzazione “Affrontiamo insieme la Nuova Normalità” è realizzata con il patrocinio di una larga alleanza di soggetti tra Società medico-scientifiche, Organizzazioni di pazienti e Associazioni di settore: AIPO – Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri; FederANISAP; Federfarma; FIMMG – Federazione Italiana Medici di Famiglia; FOFI – Federazione Ordini Farmacisti Italiani; SIGG – Società Italiana di Gerontologia e Geriatria; SIMG – Società Italiana di Medicina Generale e delle cure primarie; SIMIT – Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali; SITA – Società Italiana di Terapia Antinfettiva; SItI – Società Italiana di Igiene, medicina preventiva e sanità pubblica; AIL – Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma; AMICI Italia; Amici Obesi; ANMAR – Associazione Nazionale Malati Reumatici; APMARR – Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare APS ETS; Associazione Pazienti BPCO e altre patologie respiratorie; Cittadinanzattiva; Europa Donna Italia; Europa Uomo; FAND – Associazione Italiana Diabetici; FederCentri APS ETS; NADIR ETS.
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